IL TRADIMENTO

Il tradimento è un evento sconvolgente, minaccia la fiducia reciproca, è un venir meno del “noi”, della fusione della coppia.

Chi viene tradito vive l’esperienza della rottura dell’esclusività e di vivere il partner come “indipendente/separato”, trasgredendo all’unione totale. Il tradimento mette in pericolo il progetto di vita che la coppia voleva creare.

Tradimento

I fattori in grado di contribuire al tradimento dipendono:

· dalla capacità di condividere le difficoltà e affrontare i conflitti,
· dal livello di intimità e di complicità, che crea uno spazio in cui poter esprimere i propri bisogni ed emozioni e sentirsi ascoltati e non giudicati,
· dagli spazi privati della coppia, in cui potersi divertire o rilassare assieme,
· dalla fase della vita
 che si sta attraversando. I problemi delle giovani coppie sono diversi da quelli delle coppie più adulte e si complicano in caso della presenza di figli,
· dagli eventi esterni alla coppia che possono invadere i confini.  Come il cambio di lavoro o di residenza, il lutto di un familiare, la nascita di un figlio, un incidente, una perdita di denaro, le pressioni di un familiare, ecc…
· dalla noia di coppia come segnale di un malessere che non è stato affrontato,
· dai rapporti sessuali insoddisfacenti o assenti,
· dal bisogno di evadere e costruire “fuori” uno spazio affettivo e sessuale diverso,
· dalla dipendenza sessuale,
· dai sentimenti sospesi verso il partner, di rabbia o di rancore,
· dal bisogno di “non invecchiare” o di avere conferme del proprio fascino,
· dal bisogno di superare una fase depressiva difficile,
· dalle difficoltà personali a costruire una relazione di coppia e superare le frustrazioni in modo costruttivo.

LA RIVELAZIONE

Può esserci una rivelazione spontanea da parte di chi ha tradito o, molto più frequente, l’amara scoperta attraverso un indizio, come un sms, un oggetto, un nuovo comportamento o altro tale che suscita sospetti.

Ogni partner tradito prova alcune o tutte delle seguenti emozioni: stress, ansia, angoscia, delusione, paura, rabbia e frustrazione. Queste emozioni vanno a destabilizzare il precedente attaccamento di coppia e a ricontattare dolorose esperienze antiche di abbandono o perdita dei riferimenti genitoriali non ancora risolte.

A questo punto la comunicazione fra i partners diventa estremamente difficile.

La rivelazione o la scoperta del tradimento, porta alla crisi del rapporto e pone la persona tradita di fronte ad una scelta difficile: andarsene e lasciarsi oppure rinvestire e continuare, ristrutturando i precedenti equilibri di coppia?

Il tradimento minaccia la stabilità, la sicurezza e la fiducia della coppia. La persona tradita può anche desiderare di perdonare l’altro solo per paura di perderlo, ma se non affronta un reale percorso di elaborazione, rischia che la ferita rimanga aperta.

In certi casi il tradimento può costituire una possibilità che, per quanto dolorosa, permette una rinegoziazione dell’equilibrio della coppia, aprendo nuove modalità comunicative e favorendo la creazione di nuove risorse.

 

 

DistRelazione

CONFESSARE O MENO?

Quando si decide di confessare il tradimento bisogna essere consapevole che le conseguenze di una rivelazione di questo tipo possono creare profonde ferite nel partner e cambiamenti relazionali. Ammettere le proprie colpe non porta necessariamente ad ottenere il perdono, ma può anzi innescare nell’altro la perdita di fiducia che genera paura, ansia e aggressività, emozioni che possono essere usate nelle dinamiche relazionali di coppia per rivendicare il torto subito e deteriorare il precedente equilibrio.

A volte la confessione può essere una strategia per farsi lasciare, ma può anche succedere di ricevere il perdono o molta più accettazione di quella prevista.

Dopo aver conosciuto la verità comunque nasce un forte bisogno di condividere con altri il proprio dramma. Evitate assolutamente di confidarvi con i figli, le famiglie di origine e gli amici in comune che potrebbero influenzare le scelte della coppia, spingendo alla riunione o alla separazione senza aver elaborato a sufficienza la propria esperienza. Assicuratevi che la persona che vi sta ascoltando sia di fiducia nel senso che ascolti in modo neutro senza rinforzare i sentimenti di rabbia e rancore.

COSA PUO’ FARE LA PERSONA CHE HA SUBITO IL TRADIMENTO?

Sarebbe importante allontanarsi fisicamente, trovare un luogo in cui rifugiarsi, per un breve periodo necessario a trovare la giusta calma e capire cosa vuole per sé e il suo futuro. La vicinanza fisica può portare a manifestare degli agiti (azioni impulsive non ponderate) di aggressività o di seduzione verso il partner che possono creare altre reazioni impreviste e negative.

La scoperta del tradimento sconvolge gli schemi stabili e le aspettative costruite nel tempo. La difficoltà a trovare serenità utilizzando i precedenti punti di riferimento fa sentire allo sbando delle proprie emozioni e incapace di rasserenarsi. Ci si può proporre all’altro con discussioni infinite alla ricerca di una verità che stupisce e ferisce ogni volta. Una verità che delude continuamente le aspettative e i riferimenti precedenti di coppia perchè non si hanno le risposte che si desiderano. A lungo andare tutto ciò porta alla rottura definitiva.

Per ripartire è necessario focalizzarsi su sé, con regole nuove. Un sostegno farmacologico può essere utile per gestire l’ansia anticipatoria che si sviluppa dalle proiezioni sul futuro, costruite sull’incertezza e l’instabilità del momento.

È vero che in Psicoterapia la crisi ha una prospettiva evolutiva positiva di cambiamento e di novità. Essa segna il passaggio dal caos a un nuovo ordine.

Un nuovo ordine inteso come la modificazione delle vecchie regole, ritmi e riti della coppia, che chiedono energia, perchè diventano un peso, un dovere che va ad aumentare la fatica e la sofferenza di entrambi. Anche se può nascere il desiderio di rendersi indispensabile al partner per tenerlo legato a sé, consiglio comunque di rompere i vecchi modelli relazionali per costruire nuovi modi di stare assieme ai quali legare nuovi pensieri, nuove emozioni e nuove esperienze.

In generale è meglio mostrare sinceramente la propria difficoltà, non come arma di ritorsione verso il partner che ha tradito, ma come limite personale. Prendersi dello spazio per sé e per la coppia, fare un piccolo viaggio, comperarsi qualcosa che è inutile, ma che piace, sono tutti comportamenti che aiutano a costruire esperienze nuove cariche di sensazioni positive e nutrienti. L’obiettivo è assaporare qualcosa di nuovo che può dare energia e calore.

Il fine ultimo è che questa condizione nuova, lo spazio individuale e di coppia si scontri con i precedenti schemi e permetta a entrambi di trovare nuove soluzioni relazionali.

I VANTAGGI DEL TRADIMENTO

In generale il tradimento, per chi lo subisce, rappresenta un vero e proprio trauma, ma in alcuni casi diventa l’occasione per chiarirsi le aspettative reciproche che pesavano da tempo sulla relazione o per aprirsi ad una comunicazione intima nuova ed esprimere i propri limiti e bisogni fino ad allora assopiti o censurati A volte il modo di vivere il tradimento riapre vecchie ferite dell’infanzia in cui la persona si è sentita tradita o abbandonata, riproducendo nel presente gli atteggiamenti del passato.

I COMPORTAMENTI CHE CHI E’ TRADITO DOVREBBE EVITARE

1- Annullarsi completamente per il partner, soddisfacendo ogni sua richiesta e rinunciando ai propri bisogni, con la speranza di riconquistarlo.

2- Lasciarsi andare completamente, non vivere più e pensare che la vita si sia fermata. Il tradimento può essere un’occasione (ovviamente non desiderata) che ti permette di cambiare qualcosa nella tua vita, di esplorare o di rompere uno schema. Anche il sessuologo Willy Pasini (2007) scrive che “…il tradimento può spingere alla curiosità e stimolare al superamento dei limiti.” Egli suggerisce di attivare un movimento di “de-fusione” dei propri sentimenti dalla persona amata. “Altrimenti, se le energie rimangono investite nell’altro, che se n’è andato o ha tradito, ci si sente svuotati, abbattuti, senza più sicurezza né stima di sé.”

3- Attivare atteggiamenti persecutori o di rivalsa verso il partner, magari coinvolgendo i figli o i parenti. Il tradimento è, e resta, un problema solo di coppia, anche se può sembrare naturale coinvolgere i figli.

4- Scaricare sull’altro la propria tensione, angoscia e rabbia. Questo porterebbe il partner ad allontanarsi definitivamente. Dopo un tradimento è normale che subentrino una serie di timori, ma scaricarli sull’altro vuol dire aumentare la distanza affettiva.

5- Perdere totalmente la fiducia nelle persone dell’altro sesso, rifiutando ogni forma di relazione e apertura a persone nuove.

6- Svalutare tutta la storia affettiva di coppia, l’impegno, l’affetto del partner verso sé, i figli e i familiari.

IL TRATTAMENTO PSICOTERAPEUTICO

Se dopo aver subito il tradimento senti che non hai fiducia in ogni suo comportamento, anche semplicemente nella cura dei figli; se senti che i dubbi ti divorano la mente, ti assorbono tutte le energie e non ti permettono di avere una visione costruttiva della tua relazione di coppia, è il momento di chiedere un aiuto professionale, prima che questo lavorio mentale corroda te, la tua autostima e tutto ciò che hai costruito faticosamente col partner.

Anche il perdono di un tradimento richiede una sua elaborazione, esattamente come un lutto. Il supporto di uno Psicoterapeuta può aiutare entrambi i membri della coppia, nel caso in cui ci sia la volontà di tornare insieme e recuperare il rapporto. La terapia diventa un modo per creare uno spazio in cui esprimere reciproci bisogni, emozioni e dubbi col fine di costruire un rapporto basato su scelte, responsabilità, condivisione, intimità e nuove soluzioni.

Normalmente entrambi i coniugi devono seguire una terapia di coppia per superare la difficoltà generate dal tradimento, ma può succedere che solo il partner che ha subito l’evento, richieda un sostegno psicologico per elaborare i vissuti di rabbia e dolore, recuperare la propria autostima e sviluppare strategie funzionali al superamento della crisi per ripartire con un equilibrio diverso dal precedente.

INTERVENTO

Ristabilire un equilibrio di coppia significa che entrambi lavorino per recuperare il danno.

Le responsabilità:

mettere in luce le responsabilità reciproche per chiarire cosa è successo prima del tradimento. Definire i reciproci bisogni ed emozioni che sono rimasti inespressi. L’obiettivo è che ognuno si prenda il peso delle sue responsabilità per definire i limiti della situazione. Rischi: di difendersi invece di aprirsi, generalizzare e togliere significato alla relazione passata, minacciando la possibilità di recuperare un equilibrio.

Il futuro:

visualizzare il futuro senza partner (5-10 anni), la vita individuale, il rapporto con i figli e con gli amici della coppia. Dopo aver fissato chiaramente il proprio futuro si può discutere sul passato della coppia.

Il passato:

ripercorrere i momenti felici che hanno unito la coppia, anche attraverso foto/ricordi che ognuno ritiene siano rappresentativi della relazione con l’altro, fino ad arrivare a focalizzare cosa piace ancora del partner.

Scrivere:

Per il partner tradito. Nei momenti di ansia o di rabbia scrivere una lettera al partner senza consegnarla, ma utilizzarla per prendere consapevolezza del dolore che è ancora vivo e che può dividere nuovamente la coppia. Dolore che può essere canalizzato per comunicare intimamente all’altro i propri bisogni.

Per il partner che ha tradito. Nei momenti in cui desidera scrivere all’amante, può farlo senza consegnare la lettera, ma utilizzarla in terapia per ascoltare i suoi bisogni, le sue emozioni e trovare delle strategie per soddisfarli, anche parzialmente, in coppia.

Gli amici:

si può chiedere a loro cosa ne pensano della rottura accettando anche rispostespiacevoli per poter avere una valutazione più realistica del futuro insieme.

Il tempo della coppia:

condividere del tempo o delle attività insieme. Fare qualcosa di diverso insieme, che non appartenga a esperienze passate, per iniziare a dare un senso nuovo alla coppia.

Fare periodicamente un bilancio:

su quali sono stati i progressi fatti e su quanto rimane ancora da fare.

BIBLIOGRAFIA

– Giommi R., (2006), Tradire. Frassinelli, Roma.
– Pasini W., (2007), Amori infedeli. Psicologia del tradimento. Mondadori. Verona.

Dott.ssa Patrizia Baroncini L.D.